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Hadith 36 – il manuale sulla correttezza

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Il-Manuale-Sulla-Correttezza
Allah si prenderà cura di sollevare dalle proprie sofferenze nell’Aldilà chiunque sollevi un credente dalle proprie sofferenze in questa vita terrena. Allah si prenderà cura di risolvere i problemi, in questo mondo e nell’Aldilà, di chiunque aiuti una persona a risolvere i propri debiti in questa vita terrena. 
Allah si prenderà cura di nascondere i difetti, in questo mondo e nell’Aldilà, di chiunque nasconda i difetti di un altro credente. Allah aiuterà i Propri servi fin quando questi aiuteranno i loro prossimi. Allah creerà una strada più facile verso il Paradiso per chiunque sia alla ricerca di conoscenza. 
Quando la gente si riunisce, in una delle case di Allah, per recitare ad alta voce il Testo Sacro e per studiarlo, verrà donata loro tranquillità, misericordia, gli angeli si riuniranno intorno a loro e Allah pronuncerà il loro nome a tutti coloro che sono al Suo cospetto. Non verrà portato beneficio alcuno al lignaggio di chiunque non svolga buone azioni.

Questo hadith appartiene alla raccolta delle citazioni del Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui), prodotta da Imam An-Nawawi, una delle raccolte più conosciute e studiate, costituita da 42 hadith conosciuti come i 40 Hadith di An-Nawawi.

Il suo valore inestimabile deriva dalla capacità di racchiudere, in pochi hadith, tutti gli aspetti fondamentali della religione islamica.

L’hadith numero 36 è meglio conosciuto come l’hadith della correttezza.

L’hadith 36 raccoglie tutte le qualità (e non sono poche) che una persona dovrebbe avere per essere considerata una persona corretta. Inoltre, spiega le virtù, le regole, i principi e i modi da seguire per mantenere una condotta corretta.

Tutti questi insegnamenti sono racchiusi in un unico hadith ed ogni frase regala un valore aggiunto al più semplice dei principi islamici: ogni credente dovrebbe trattare gli altri credenti come fratelli e sorelle.

Sono molteplici i compiti che un credente dovrebbe svolgere per il bene degli altri e questo hadith li racchiude in una frase semplice e concisa: “Allah soddisferà i bisogni di chiunque sia in grado di aiutare i propri fratelli nel momento del bisogno.”

INDICE

  1. Alleviare il dolore
  2. Aiutare le persone in difficoltà
  3. Nascondere i difetti di un credente
  4. Allah soccorrerà colui che soccorre i propri fratelli
  5. Alla ricerca della conoscenza
  6. La buona abitudine di riunirsi nelle moschee
  7. Non verrà portato beneficio alcuno al lignaggio di chiunque non svolga buone azioni

1. Alleviare il dolore

dolore foto bianco nero di un ragazz

Allah accorrerà in tuo aiuto, se tu accorrerai in aiuto dei Suoi servi.

A volte Allah interviene, in risposta alle suppliche, e manda aiuto attraverso risorse inaspettate quando una persona sente il peso delle proprie difficoltà sulle spalle. Spesso queste risorse si manifestano sotto forma di un altro credente.

Per “dolore”, in questo hadith, si intendono tutte le difficoltà e le avversità della vita. Se un credente sarà in grado di sollevare qualcuno dalle proprie sofferenze, allora Allah ne sarà riconoscente e farà in modo che questa persona venga ricompensata nell’Aldilà, risparmiandola da paure, dolori e angosce a cui potrebbe andare incontro nel Giorno del Giudizio.

2. Aiutare le persone in difficoltà

Essere in debito è una sensazione molto spiacevole e spesso è legato a problemi di natura economica.

Il Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) ci spiega come fare ad aiutare una persona con difficoltà economiche e, questo gesto, viene considerato un atto d’amore per Allah, al punto tale che Lui stesso verrà in nostro soccorso in caso di difficoltà, sia in questo mondo che nell’Aldilà.

Ci sono diversi modi per aiutare persone con problemi economici: ad esempio, si potrebbe concedere loro più tempo per effettuare il pagamento, oppure si potrebbe direttamente estinguere il loro debito.

3. Nascondere i difetti (o errori) di un credente

scritta "errore" in inglese

Dalle interpretazioni di questo hadith è possibile derivare l’unica grande regola generale per l’Islam: i musulmani non dovrebbero portare alla luce i difetti (o gli errori) dei propri fratelli.

Al giorno d’oggi, spesso sentiamo o vediamo persone fare leva sui difetti e sugli errori commessi dagli altri, portandoli in giro o facendo battute su di loro e lanciando frecciatine che richiamino all’attenzione gli errori da loro commessi.

Noi musulmani però dovremmo allontanarci da questa cattiva abitudine e non dovremmo deridere gli altri per i loro errori, dovremmo piuttosto concentrarci sul migliorare noi stessi. Allah nasconderà a sua volta le mancanze di chiunque nasconda i difetti dei propri fratelli, invece di sottolinearli.

4. Allah soccorrerà colui che soccorre i propri fratelli

Prestare soccorso ai fratelli in difficoltà è un atto d’amore che ogni musulmano dovrebbe compiere. Infatti, il Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) ci ricorda in più occasioni che dovremmo amare i nostri fratelli e sorelle, esattamente come amiamo noi stessi.

Se veramente cominciassimo a tener conto del bene e della salvezza altrui, a quest’ora non esisterebbero così tante persone bisognose nelle comunità islamiche.

5. Alla ricerca della conoscenza

foto di molti libri uno accanto all'altro

Essere sempre alla ricerca di una nuova e rinnovata conoscenza, è un atto d’amore degno di ricompensa. Allah infatti trasformerà la strada verso il Paradiso in un percorso più facile, per tutti coloro che ricercano conoscenza.

Individuare la strada verso il Paradiso usando le conoscenze acquisite sarà più facile e, se così non fosse, Allah stesso si preoccuperà di creare un percorso “facilitato”, durante il quale si possono sfruttare al meglio tutte le conoscenze acquisite durante il corso della vita.

Ad esempio, verrà creato un ponte al di sopra dell’Inferno, così da ottenere una strada più lineare per raggiungere il Paradiso.

Esistono tante persone curiose, sempre alla ricerca di nuove conoscenze, ma sono altrettanto numerose le persone che non ricevono la grazia divina. Questo accade perché non è sufficiente ricercare la conoscenza, ma bisogna anche mantenere oneste le proprie intenzioni.

6. La buona abitudine di riunirsi nelle moschee

musulmani riuniti in una moschea

In questo hadith, ci viene trasmessa una lezione fondamentale per ogni credente: riunirsi nelle moschee per recitare, ascoltare o studiare il Corano o per prendere parte a lezioni sul Corano, è un atto degno di ricompense e apprezzato da Allah.

Tra le varie ricompense troviamo ad esempio: tranquillità, e quindi sollievo dallo stress e dai conflitti della società moderna, ma anche la misericordia di Allah, che scende su di noi sotto forma di angeli guida. Infine, lo stesso Allah pronuncerà il nostro nome di fronte a tutti coloro che sono al Suo cospetto.

7. Non verrà portato beneficio alcuno al lignaggio di chiunque non svolga buone azioni

Comportarsi bene e compiere buone azioni è la chiave per le ricompense che aprono le porte del Paradiso. Se un credente non eccelle in questo compito, il suo lignaggio (inteso come il nome della propria famiglia, tribù o dei propri ascendenti) non trarrà benefici in questa vita terrena, nonostante le ricchezze o lo stato sociale posseduto.

Questo hadith contiene un messaggio universale e 7 lezioni fondamentali per noi credenti, da incorporare nella nostra vita. In più, mette in luce l’importanza della giusta morale e della buona condotta, entrambe caratteristiche essenziali per definire un buon credente. 
Da questo hadith vediamo come l’Islam abbia delle aspettative nei nostri confronti: tutti i credenti dovrebbero trattare gli altri come fossero fratelli e sorelle. Dovremmo fare di tutto per aiutare gli altri a risolvere le proprie difficoltà, ma il fine ultimo dovrebbe essere soltanto quello di adorare e portare piacere ad Allah.

Clicca qui per leggere l’articolo in lingua originale inglese.

Mohammed

Mohammed